Itinerario formativo pastorale

Dopo tre anni dedicati al primo sogno di don Bosco, comunemente conosciuto come il “sogno dei nove anni”, la proposta pastorale 2023-24 per l’Italia salesiana si concentra sulla possibilità e sulla capacità di sognare oggi. Come comunità educanti, coltiviamo dei sogni e desideriamo sognare. Talvolta però la nostra capacità immaginativa è ridotta e umiliata, e non ci permette di fare grandi sogni.

Soffermarci sul tema del “sognare”, cioè su quell’apertura promettente verso il futuro che lascia spazio a Dio ed entra in dialogo con lui, è oggi più strategico che mai perché il tempo della fatica e della fragilità che stiamo vivendo a livello sociale e anche a livello ecclesiale, ci invita a riattivare la nostra capacità di immaginazione creativa, e insieme con essa la nostra disponibilità a sognare.

Attraverso i sogni il Signore ha accompagnato Samuele, Giuseppe, Daniele, Salomone, Giuseppe e Maria, Paolo e tanti altri… anche Giovanni Bosco.

E sempre per illuminarli e sostenerli nel compiere la missione che aveva loro affidato.

La scala esprime il dialogo d’amore che il Padre vuole intessere con ciascuno dei suoi figli, perché interpretino la propria vita “come missione” da vivere nella libertà e in relazione con Lui attraverso il suo Figlio Gesù.

E’ tale rapporto che qualifica e dà valore al proprio tempo nel suo scorrere affascinante, inesorabile e responsabilizzante come lo scendere dei granelli in una clessidra.

Don Bosco, e con lui i nostri santi, si è fidato di un Dio che “vede più lontano” e ha saputo trascinare dietro sé giovani uomini e donne che hanno intravisto nel racconto dei suoi “sogni” i tratti di un carisma che prosegue l’azione di un Dio che interviene, accompagna, salva.

 

Il sogno dei 9 anni, di cui quest’anno ci apprestiamo a celebrarne il secondo centenario, è sempre stato la spina dorsale della missione di don Bosco e di quanti l’hanno seguito. In esso c’eravamo anche noi… che da “lupi” siamo diventati “agnelli” grazie alla misericordia di Dio, che da semplici “agnelli” siamo diventati “pastori” (nella sua accezione più ampia); e quel “semplice sogno” continua anche oggi a ispirare e guidare anche noi perché “abbiano la Vita e l’abbiano in abbondanza” (cfr Gv 10,10).